A cadere sotto i colpi dei killers Francesco Nangano, 50enne ritenuto esponente della cosca di Brancaccio. L’omicidio è avvenuto a Palermo in via Messina Marine. L’uomo si era appena messo alla guida della sua auto, dopo esser stato in macelleria, qui è stato raggiunto e affiancato da due killer in moto che gli hanno esploso contro 7 colpi di pistola, fuggendo poi in direzione di Villabate.
Per il procuratore aggiunto, dr. Vittorio Teresi, questo “è un omicidio molto, molto inquietante…troppo presto per dire che è scoppiata una nuova faida mafiosa ma certamente i segnali sono precisi. Francesco Nangano negli ultimi tempi era uscito dai circuiti mafiosi, ma forse voleva rientrare e per punirlo lo hanno ucciso“.
Sempre Teresi precisa anzi che “è un segnale preciso. Anche il colpo di grazia in testa è una firma ben precisa di Cosa nostra. La situazione a Brancaccio è tuttora in movimento, adesso bisogna capire cosa accadrà“.
Diverse le condanne per mafia di Nangano, che in primo grado era stato condannato all’ergastolo, pena poi ridotta a 24 anni in Appello e infine annullata in Cassazione. Fu risarcito dallo Stato con 270 mila euro per “ingiusta detenzione” dopo i 4 anni e 10 mesi trascorsi in cella prima dell’annullamento della Cassazione.
Oggi questa svolta, per la sua vita certamente, fors’anche per Palermo. Alta l’attenzione. Le indagini, coordinate dalla DDA sono svolte dalla Squadra Mobile palermitana.
Luigi Asero